L’APE NERA SICULA

L’antica colonia greca di Himera divenne con i latini Thermae Himerae. Nell’area archeologica si respira ancora l’aria del mito; arte greca e romana che attraversano i secoli…
A proposito di Roma, questo è l’antico acquedotto. Pensate che è rimasto in attività fino all’Ottocento!
E questa è la monumentale scalinata di via Roma: suggerisco di salirla lentamente per scoprire la città. La cupola di Maria Santissima Annunziata, la torre medievale, il Duomo…
Nelle campagne c’è il settecentesco ponte di San Leonardo. Osservate la scultura in pietra: un uomo che dorme e la scritta secura quiete; sicurezza e tranquillità per il viaggiatore…

Qui mi sento come a casa!

Questo paesaggio fa da sfondo alla storia di Carlo, un apicoltore che ha dedicato la vita al recupero dell’Ape Nera Sicula.
Basta guardarla per notare le differenze: l’addome scuro, quasi nero; le ali piccole, il comportamento docile e mansueto.
Carlo lavora sempre senza protezioni!
In realtà, la vera differenza è dentro l’ape, nella sua conformità genetica.
Le api comuni sono quasi tutti ibridi creati dall’uomo; animali deboli, incapaci di resistere ai virus e ai mutamenti ambientali.
Ma le api abitano la Terra da milioni di anni! Hanno superato glaciazioni, diluvi, calamità di ogni genere.
L’Ape Nera Sicula ha conservato quella relazione ancestrale con la Natura. È selvatica, frugale, resiste alle malattie e lavora anche al freddo, con piccole fioriture invernali.
E poi il miele dell’Ape Nera Sicula è il più antiossidante al mondo: fino al mille per cento in più dei mieli tradizionali!
Il recupero era partito da un “ceppo relitto” nel nord della Sicilia. Carlo ne ha guidato la crescita sfruttando anche gli ambienti protetti delle isole Eolie ed Egadi.
Oggi la popolazione non è più a rischio e costituisce un modello da replicare. Esistono ovunque sottospecie di api “selvatiche” che possono contrastare gli ibridi artificiali.
Artigiani come Carlo sono “BENI CULTURALI VIVENTI”.
Difendono la varietà della Natura e la considerano la nostra vera ricchezza. Quando vivono il presente lavorano per l’unico futuro possibile.
Questa è l’Italia della qualità!

Bene, ora è tempo di andare.
Ci aspettano altri paesi e altri paesaggi.

Venite in Sicilia, sulla Costa d’Oro; ma non come turisti — mi raccomando — come ospiti!

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