IL CAVALLO MURGESE

La masseria è il cuore della Riserva Naturale, gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità. Un angolo prezioso di natura che lo Stato custodisce e valorizza.
Villaggi di trulli e chilometri di muretti a secco in un territorio aspro.
Le rocce carsiche affiorano nel bosco di querce (questo è il Fragno, la quercia tipica); le gravine spaccano i terreni…
Alle attività del presente si affiancano le memorie del passato.
Questa era la carbonaia, dove si bruciava la legna per ricavare il carbone; questa invece era la “calcara”: si cuocevano le rocce per ottenere la calce.
La masseria è un modello di vita agricola, in un territorio selvaggio ma elegante, armonioso, paziente. Come il cavallo, simbolo delle Murge…

Qui mi sento come a casa!

Questo paesaggio fa da sfondo al lavoro dei militari e dei civili della masseria Galeone: allevano il cavallo Murgese, la razza autoctona che rischiava l’estinzione!
La storia del Murgese nasce con la dominazione spagnola e il sangue di stalloni arabi, berberi, andalusi.
Il cavallo si è poi evoluto seguendo la conformazione del territorio, allevato allo stato brado. Gli arti robusti, gli zoccoli solidi, la corporatura massiccia.
Il manto morello sembra luccicare sotto i raggi del sole!
Il cavallo Murgese è rustico, versatile, collaborativo. Eccelle in tutte le attività, dal lavoro nei campi al dressage.
Nella masseria i cavalli nascono e crescono in un ambiente ideale protetto.
Tutto il ciclo di vita segue i ritmi naturali. E proprio l’equilibrio nel branco permette le attività con l’uomo.
Le tecniche dolci di addestramento abituano il puledro alla condivisione del lavoro. Ci vuole tempo, per costruire fiducia reciproca.
Tutte le attività della masseria ruotano attorno al benessere animale, a cominciare dalla cura dei campi per il foraggio. Lo scopo è allevare i migliori cavalli per i corpi dello Stato, ma soprattutto difendere biodiversità preziose e insostituibili.
I Carabinieri del Reparto Biodiversità e i civili della masseria Galeone sono “beni culturali viventi”. Nelle loro mani, la cura del cavallo diventa cura del territorio. Questa è l’Italia della qualità!

Bene, ora è tempo di andare.
Ci aspettano altri paesi e altri paesaggi.

Venite in Puglia, in Valle d’Itria e nelle Murge Orientali; non come turisti — mi raccomando — come ospiti!

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