Il MIELE DEL MASSARO

Un paesaggio naturale incontaminato, modellato dal fiume Nera e dominato dai monti della Sibilla.
Luoghi magici, ricchi di storia e di bellezza.
Oggi, la piana di Norcia è anche il cratere di un sisma che ha distrutto molte cose.
Ma l’uomo e la natura sono ancora qui. “Ora et labora”: lo spirito benedettino aleggia lieve nell’aria. Ricostruire per vivere…

Ecco, qui mi sento come a casa!

Questo scenario fa da sfondo alla storia di Silvano.
Lo chiamano “il re delle api”, ma lui non è un re: vive insieme alle sue api, in armonia con la natura.
Le api insegnano a vivere. Silvano le ha conosciute da bambino; ha iniziato a frequentare gli sciami e non ha più smesso di dialogare con loro.
Un linguaggio semplice ma rigoroso: fatto di piccoli movimenti, odori, colori, emozioni. Un’organizzazione sociale perfetta e una comunità generosa.
Da milioni di anni, le api si dedicano all’impollinazione. Un gesto gratuito che tutela la biodiversità.
La natura che dona – se non soffre – è la nostra vera ricchezza!
Silvano ospita le api nelle sue arnie di montagna, a oltre 1000 metri di altitudine. Molte sono crollate con il terremoto e migliaia di api sono morte. Ma tante altre sono pronte a vivere una nuova stagione di impollinazione e produzione di miele.
In primavera, Silvano e le sue api si spostano nomadi nella natura alla ricerca delle fioriture.
Tiglio, acacia, millefiori, eucalipto… ma anche edera, ailanto… ogni pianta ha un fiore e ogni fiore ha il polline. Le api lo catturano, lo diffondono, lo trasformano in miele…
Un vero dono della natura: prodotto dalle api e da persone speciali come gli apicultori…
Anche questa è l’Italia della qualità!

Bene, ora è tempo di andare, ci aspettano altri paesi e altri paesaggi…

Venite a Norcia, in Valnerina e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini; ma non come turisti – mi raccomando – come ospiti!

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