I MAMUTHONES di mamoiada

Il nome Mamojada deriva probabilmente da quest’antica sorgente: la fonte Mamujone.
Insieme all’Acqua, la Terra. Nelle campagne di Mamoiada ci sono tombe preistoriche e sculture primordiali. Osservate le incisioni di questa stele megalitica. È unica in tutta la Sardegna!
Dunque: Mamujone, Mamojada… MAMUTHONES!
La tradizione ancestrale dei mamuthones appartiene proprio alla comunità di Mamoiada. Fin dai tempi più remoti, gli uomini indossano una maschera e trasfigurano…
Il Museo delle Maschere di Mamoiada offre un’esposizione permanente dei misteri dei mamuthones; riti e maschere del Mediterraneo.

Qui mi sento come a casa!

Questo paesaggio fa da sfondo alla storia di Franco, mamuthone fin da bambino. Per fabbricare la sua maschera è diventato un “manovale del legno”, come ama definirsi.
Oggi è un maestro dell’intaglio; profondo conoscitore e custode della sua terra e delle tradizioni.
La maschera dei mamuthones inizia da un ceppo di legno, morbido e resistente. Con l’accetta s’inizia a dare la forma: lo scalzo della fronte e l’incavo delle orbite, il naso, la bocca, gli zigomi…
Poi lo svuotamento. Gesti sempre più esatti che danno vita al volto.
La vestizione del mamuthone è un rito sacro. L’uomo indossa la mastruca (il vello di pecora nera), poi sa carriga (un grappolo di campanacci che pesa anche trenta chili).
La maschera (sa bisera) è l’ultima cosa. È la storia di una metamorfosi; la magia di una trasformazione.
I mamuthones (dodici, come i mesi dell’anno) sfilano nel periodo di Carnevale accompagnati dagli issohadores. I loro passi sono una coreografia rituale, una danza delle spalle che scuotono i campanacci e i colpi violenti del piede che risvegliano la terra.
I mamuthones esprimono una forza che va oltre l’umano.
Nessuno conosce veramente il loro mistero.
Solo persone come Franco e tutti i mamuthones di Mamoiada lo sentono…
Sono “beni culturali viventi” e questa è l’Italia della qualità!

Bene, ora è tempo di andare.
Ci aspettano altri paesi e altri paesaggi.

Venite in Sardegna, a Mamoiada; ma non come turisti — mi raccomando — come ospiti!

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