MESSINA-PALERMO

Mi chiamo Mike Sacco. Sono un regista americano, con lontane origini italiane.
Due settimane fa mi ha chiamato un produttore per realizzare uno spot pubblicitario su una nuova macchina.
– Bene, – ho detto io, – sai già dove andare a girare? In Toscana, immagino.
– No, voglio mostrarti un posto nuovo.
– Dove?
– In Sicilia. Un tratto magico che va da Palermo a Messina. Adesso c’è una nuova autostrada che collega queste due città: attraversa la Conca d’Oro, supera Cefalù, costeggia le Madonie e i Nebrodi, raggiunge Milazzo a da lì si affaccia sulle Eolie, poi doppia la punta orientale dell’isola e arriva a Messina, la porta della Sicilia.
Quelle parole mi hanno affascinato. Ho accettato il lavoro e fissato la data dei sopralluoghi. Però mi sono messo in viaggio con una settimana d’anticipo.
Ho deciso di attraversare da solo quel tratto di costa; voglio guardarlo con i miei occhi e filmarlo dal cruscotto della macchina come ha fatto Wim Wenders nelle prime sequenze di Lisbon Story. Voglio fermarmi spesso, sedermi sul ciglio della strada e guardarmi intorno, leggere cosa hanno scritto i grandi autori su questa terra e i suoi abitanti.
Nella borsa ho infilato i pochi volumi che avevo in casa: il “Viaggio in Italia” di Goethe, un’antologia di poesie siciliane e qualche racconto di Verga e Tomasi di Lampedusa.Altri libri li comprerò sul posto. Nel viaggio scriverò un diario che diventerà, forse, la sceneggiatura di un film.

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