arte della tipografia

Il nome Alpignano deriva da Alpi.
Le cime dominano la “valle dei condottieri”, da Annibale a Napoleone!
Questo viale è invece un’oasi di pace e letteratura. Stendhal, Neruda, Pavese, passeggiavano qui, per andare dal loro editore.
Una bottega artigiana dove si stampano libri unici. Piccoli monumenti di carta e inchiostro, costruiti attorno alle parole che custodiscono.

Qui mi sento come a casa!

Questo paesaggio fa da sfondo alla storia di Enrico e della sua famiglia, tipografi ed editori da generazioni.
Producono a mano libri che sono capolavori d’arte grafica al servizio del testo e del pensiero.
I caratteri tipografici parlano Italiano. Il maiuscolo delle iscrizioni latine, il corsivo di Aldo Manuzio che in tutto il mondo si chiama italic.
Il carattere Tallone è esclusivo della casa editrice. Scivola armonioso e leggero sulla pagina. Lo leggi e ascolti le voci dei poeti.
Il manuale tipografico è un vero e proprio atlante del segno e della parola scritta.
Questo è l’anno dantesco e la famiglia Tallone ha realizzato una Divina Commedia con oltre un milione di caratteri mobili.
La composizione manuale è già un esercizio poetico: la costruzione delle parole.
Il formato della pagina sempre slanciato, la ricerca dell’equilibrio, la luminosità dei neri impressi sul bianco.
La leva del torchio risponde sensibile alla mano dell’uomo. Questa macchina ha stampato la prima edizione dell’Ulisse di Joyce.
Poi la carta. La scelta è sempre in funzione del testo. Queste “Avventure di Pinocchio” sono impresse su carta turchina di puro cotone. Ogni foglio tagliato e cucito a mano. Ogni libro un oggetto unico.
Artigiani come Enrico e la sua famiglia sono beni culturali viventi.
I loro libri sono sfide al mercato; difendono gli autori, li avvicinano ai lettori.
Questa è l’Italia della qualità!

Bene, ora è tempo di andare.
Ci aspettano altri paesi e altri paesaggi.

Venite ad Alpignano, alle porte di Torino; ma non come turisti – mi raccomando – come ospiti!

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